Al di là del mare – Dialoghi DiVersi

La-cava-dei-sogni-Anna-Ciardullo-Villapiana-Poesie-Poesia-Italiano

La Cava dei sogni

Avvolta dal bianco di un’aura
resiste al suo amore,
i capelli non scivolarono tra le sue mani,
le labbra non si schiusero al suo sapore,
vicini erano lontani,
sospesi, come fulmini che non vogliono toccare la terra,
se lo facessero
qualcuno potrebbe morire.

Avvolta dal bianco di un’aura
resiste alle sue parole
piene di vuoti,
ai suoi sguardi e al desiderio
che rimbalza
nei suoi pensieri,
destabilizzante, come un sussulto,
vertigine del non vissuto
che crea un vortice
in cui lei non si lascia cadere.

E in equilibrio su un filo di lana,
a gambe incrociate e mani di Mudra,
rimane avvolta nel bianco di un’aura,
sfuggendo al tempo di meri abbandoni.

Al di là del mare, Dialoghi DiVersi, 2018

~ Anna Ciardullo Villapiana ©

L’Acero

E poi ci spogliamo,
come alberi d’autunno,
per rivestirci con le stesse foglie
che lasciammo cadere,
laceri abiti che ci rattoppiamo addosso
nell’attesa di un vento gelido
che copra i rami di neve, spazzando ogni cosa.
Braccia verso il cielo
dalle quali spuntano germogli
ad alimentare il cuore
e battiti, soffi di vita,
sogni, parole nuove.
Poi corri, ti fermi e respiri,
corri ancora, ti fermi a pregare.
I sentieri si popolano di falsi sorrisi,
di suoni allungati,
di braccia che ti stringono forte,
di occhi che scrutano dentro
e baci sul cuore.
E mentre ti scivola addosso
la valanga che cresce,
cerchi di sole nascosti dietro nuvole bianche
e notti di stelle,
mani che scivolano su un corpo
scudo, prigione che libera l’anima.
E i sogni volano intorno ai pensieri,
con le mani li sfiori,
poi corri, ti fermi ad amare,
corri ancora, e ti fermi a sognare.

Al di là del mare, Dialoghi DiVersi, 2018

~ Anna Ciardullo Villapiana ©

Erice-Anna-Ciardullo-Villapiana

Erice

Nella notte semibuia
riscrivo la vita,
intingendo la penna
nel chiaro di luna.

Eolo soffiava forte
sul castello dell’amore,
e tra il fruscio delle foglie
e dei tuoi capelli
mi lasciai catturare da quel blu
sospeso tra le rocce,
un blu cobalto,
attraversato dal volo dei gabbiani
e dalla mia mente
che, controvento,
correva verso te.

Ti baciai col cuore
tra la scia della barca,
bagnando l’anima di bellezza e stupore.

Bouganville e oleandri
scorrevano su boulevard affollati
e mentre, timidi, i giardini
si nascondevano tra le rocce,
bagnavo le labbra di sale.

Una finestra si faceva spazio
tra le rocce, svelando
il verde e il blu dei luoghi del cuore
dove torno emigrante,
col sole nell’anima
e il mare negli occhi.

Al di là del mare, Dialoghi DiVersi, 2018

~ Anna Ciardullo Villapiana ©

Lo-scoglio-dell’ulivo-Anna-Ciardullo-VillapianaTorri d’avorio

Cerchi di fumo dalle tue labbra
si perdono nelle mie,
viaggi lontani nel blu
e mani impazienti
a tessere trame di sogni e paure.

Strade grigie di città
si illuminano al tuo passare
e il cuore batte forte,
mentre riempi in fretta i fogli
con parole partorite
nella nebbia
e i pensieri si allargano
in cieli di sole
e prati di riso e pianto.

La musica batteva al ritmo del cuore
e i piedi seguivano traiettorie
tracciate dai sogni,
bacchette d’ebano su piatti di gioventù
scandivan le ore
e lei ci insegnava
a capire ciò che eravamo
e ciò che sarebbe rimasto
del tempo e dei luoghi
nell’anima.

Lei che passava dalle tue alle mie labbra
nascondendosi tra i fili di quelle trame,
lei che viaggiava con noi nella luce
di torri d’avorio
e veniva calpestata, spenta,
abbandonata,
prima di sorgere dalla cenere
e dalle tue labbra.

Al di là del mare, Dialoghi DiVersi, 2018

~ Anna Ciardullo Villapiana ©

Candele mai spente

Se non mi trovi alza lo sguardo,
seguirai me, seguendo il volo delle rondini,
mi sentirai nel batter d’ali di una farfalla,
sarò la fiamma di una candela
che brucia lentamente,
il sorriso dell’animo in quiete,
sarò l’acqua benedetta che bagna il capo.

Ti siederò accanto,
con le mani piene di doni
e parole fluenti dalle labbra.

Sarò l’odore e il sudore,
quando raccoglierò parole di solitudine
e di gratitudine,
quando raccoglierò briciole
cadute da qualsiasi tavola
per donarle a te
sotto forma di preghiera,
sgranando il rosario per ore ed ore.

La mano non sfoglia più le pagine
della vita e non ho da offrire se non amore,
la candela non si è spenta,
e neanche il sorriso,
finché sarai qui a portarmi nel cuore.

Al di là del mare, Dialoghi DiVersi, 2018

~ Anna Ciardullo Villapiana ©

Frammenti di Luce

Eco dal cielo

Con le ali sotto i piedi
recavi una promessa,
un messaggio, un amore.

Arcobaleno nato da una tempesta
ti dirigesti verso il sole
senza voce,
senza respiro, senza parole.

Portasti con te solo
i colori di questo mondo,
il giallo del grano
il blu del cielo
le tinte dei fiori.

Luna d’Estate
eri insieme calore e vuoto,
tristezza e speranza,
luce fioca che eredita il cielo,
vuota assenza che preme contro le pareti dell’anima.

Il sole era lì
a regalarti il suo raggio,
il mare era lì
a cullare i tuoi sogni.

Solo il vento rimase con me
a sussurrare parole,
mi diceva:”Domani vedremo spuntare l’aurora…
penseremo al mattino,
non più ad un giorno che muore…”

Frammenti di Luce, 2015

~ Anna Ciardullo Villapiana ©

Ti porto dentro

Ti porto dentro, come si porta un libro mai scritto
sfogliato più volte,
ma che nasconde pagine chiare.

Ti porto dentro, amore,
ti guardo,
sei lì di fronte a me, ritto, dall’altra parte del fiume.

Parole non dette scorrono
fino a raggiungere il mare,
fino a disperdersi senza voce, senza paura.

Chissà se anch’io un giorno
annegherò in quel fiume
a ritrovare il senso di quei silenzi,
a capire il senso di ciò che hai taciuto
a ritrovare te
e a restituirti intatte le mie parole.

Intanto resto qui ad ascoltare il fruscio;
cammino e il tuo amore mi segue, si attacca,
lo raccolgo e lo porto con me nascondendolo dentro
e provo a scriverlo quel silenzio
che riempie le pagine chiare.

La poesia mi trascina
il silenzio diventa parola
raggiungo il mare,
ritrovo te.

Frammenti di Luce, 2015

~ Anna Ciardullo Villapiana ©

Anna-Ciardullo-Villapiana-Il-CantoIl canto

Un corpo fatto onda
per accogliere la terra

due mani sottili
che scorrono lungo le impalpabili note

fianchi sinuosi
accarezzati dalla danza dei capelli

labbra fresche
che intonano un canto

e il silenzio si fa musica
tessendo trame di mondi lontani
di voli che sanno di sogno
di risvegli che sanno di mare.

Frammenti di Luce, 2015

~ Anna Ciardullo Villapiana ©

Mother-Mary-Madre-Di-Dio-Anna-Villapiana-AnnavillMadre celeste

Madre di carità
che nutri il tuo bambino
con cura e dedizione
dona a noi, tuoi figli,
il cibo del tuo amore.

Madre dolce
che stringi tra le braccia Gesù
avvolgi anche noi, tuoi diletti,
nel manto del tuo bene.

Madre di forza
che porti la catena del dolore
insegna anche noi, tuoi allievi,
a riconoscere e a sconfiggere il male.

E noi, bruchi appesi al filo della vita
precari ed oscillanti
al vento della sorte
sapremo aspettare finché…
sazi del tuo amore
sicuri del tuo abbraccio
anelli del bene
saremo liberi di volare verso Dio.

Frammenti di Luce, 2015

~ Anna Ciardullo Villapiana ©

Anna-Villapiana-The-Waiting-TimeL’attesa

Nuda l’anima
come albero d’autunno
si affida a te
e segue te,
piccola stella nel cielo dell’amore
polvere di luce che avvolge
e fa spuntare germogli,
e un vestito nuovo.

Illumina le nostre notti
nascoste dietro un pallido raggio di luna,
riaccendi la speranza,
sparsa tra i cespugli radi
e con l’anima in cammino,
al calore di un fuoco novello
ci vestiremo di luna e d’amore.

Frammenti di Luce, 2015

~ Anna Ciardullo Villapiana ©

Percorsi Interiori

In silenzio

Persa nel dolce schiudersi delle tue labbra
un brivido attraversava la mia pelle,
il brivido della roccia
attraversata dal lento fluire delle onde.

Rapita dal ricordo del tuo abbraccio
era fredda sulla mia pelle
l’idea della lontananza
come fredda è la roccia
sulla quale si infrangono
le onde del mare al soffio del vento del nord,
in tempesta.

E in quel sorriso,
quando i colori dell’orizzonte
rubarono il tuo sguardo,
mi lasciasti respirare
la gelida immobilità della neve…in silenzio

Percorsi Interiori, 2007

~ Anna Ciardullo Villapiana ©

Le tue labbra

Produrre suoni fastidiosi e meschini
e sfiorare la felicità.

Produrre sensazioni esaltanti e sublimi
e sprofondare in un’emozione folle.

Quanta parte di te
rimane nei tuoi gesti,
quanta parte di te
riecheggia nelle parole.

Due mondi pendono dalle tue labbra:
cielo e terra,
sogno e realtà,
sublime ed effimero.

Una linea sottile separa i due mondi
ed un unico sentimento
li accomuna.

Sarai la terra che solcherò
o un nuovo orizzonte dietro al mio cielo,
sarai il sogno che vestirà le mie notti
o la realtà che spoglierà la mia anima,
sarai il sublime che mi avvolgerà
o l’effimero che restituirà polvere alla vita.

Intanto bruciano le tue labbra,
simbolo d’amore
fastidioso e meschino,
esaltante e sublime.

Percorsi Interiori, 2007

~ Anna Ciardullo Villapiana ©

Anna-Ciardulo-Villapiana-Nostra-StoriaLa nostra storia

Della nostra storia non rimane altro…
ti lascio i miei pensieri,
le mie parole, quel tramonto sul mare
d’inverno.

Ti lascio il desiderio del corpo,
l’orgasmo dell’anima,
il sole di primavera riflesso nei miei occhi.

Le emozioni che ho scritto,
il dolore, il pianto,
le mani che scivolavano sulla schiena…
della nostra storia non rimane altro.

Percorsi Interiori, 2007

~ Anna Ciardullo Villapiana ©

Raggio di sole

Non ho sentito la tua voce
ma solo il tuo respiro,
non ho udito le tue parole
ma solo il tuo cuore,
in quel respiro
c’era un soffio di vita
che vibrava sull’anima,
in quel battito
erano racchiusi i miei sogni
prigionieri di una gioia immensa.

Un giorno il battito era muto
e il respiro è diventato spasimo,
l’anima era nuda
ed i sogni, liberi, volarono sul dolore.

Adesso ti immagino nascere
tra le rose del Paradiso,
giocare col vento,
sfiorare leggero le onde del mare,
ti vedo correre felice sui prati del mio cuore
piccolo angelo dei miei sogni
fragile come un raggio di sole.

Percorsi Interiori, 2007

~ Anna Ciardullo Villapiana ©